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Matteo Salvini propone l’immediata chiusura di tutte le cartelle esattoriali di Equitalia per cifre inferiori ai 100mila euro.
Sarebbero quasi il totale degli atti degli ultimi due anni, senza contare che in questa proposta ci sono problemi che riguardano l’assetto costituzionale nel rispetto dell’equità fiscale dei contribuenti. Fabio Benincasa, docente di diritto tributario all’università della Campania, spiega che essendo in corso una rottamazione che già taglia more e interessi non è dunque possibile cancellare i debiti dal nulla, oltre ad una questione di equità nei confronti di chi è in regola.
L’ipotesi di cancellazione dei debiti avrebbe inoltre effetti sui conti pubblici. Questa sanatoria di Salvini avrebbe effetto negativo anche sugli Enti Locali, in cui sono iscritti a credito contravvenzioni e imposte non versate, che verrebbero cancellate immediatamente.
In poche parole tutto andrebbe sulle spalle della collettività, infatti pare che questa proposta sia più una propaganda elettorale che un progetto reale. In assenza di un contributo aggiuntivo bisogna sempre pensare che si andrebbe ad attingere a fondi comuni di cui molti sono attualmente già sull’orlo di instabilità.
La proposta presenta problemi che riguardano l’assetto costituzionale che tocca il rispetto dell’equità fiscale dei contribuenti. Cancellare i debiti in un colpo solo diventa un enorme problema dato che è in corso una rottamazione che già taglia more ed interessi.