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Contenuto dell'articolo
- Sarà possibile autogiustificare i primi tre giorni di assenza per malattia da lavoro, tutto questo per alleggerire il lavoro dei medici di base.
- Alessandro Sartoretto
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Sarà possibile autogiustificare i primi tre giorni di assenza per malattia da lavoro, tutto questo per alleggerire il lavoro dei medici di base.
Ad oggi questa proposta di legge è stata presentata ed approdata in commissione Affari Costituzionali del Senato, grazie anche al sostegno della Federazione degli Ordini dei Medici (Fnomceo).
Le novità introdotte prevedono che un lavoratore con la presenza di un disturbo invalidante, ma passeggero, possa comunicarlo lui stesso al medico, il quale procederà con la trasmissione telematica all’INPS e al datore di lavoro. Tutto questo processo si incentrerà sull’esclusiva responsabilità del lavoratore stesso.
Maurizio Scassola, vicepresidente di Fnomceo, chiarisce che non avverrà solo una semplice autodiagnosi telefonica come sembra, in quanto il rapporto medico paziente rimane attivo. In caso di mal di testa, lievi gastroenteriti o altri sintomi lievi, il medico dovrà prendere atto di quanto lamentato dal paziente con il quale ha un rapporto di fiducia.
Un’autocertificazione servirebbe più che altro a responsabilizzare il paziente più che sollevare il medico da un’attività del tutto burocratica, Sassola infatti confida nel fatto che siamo un paese maturo.
Maurizio Romani spiega che chi fa il furbo si assume la responsabilità di aver fatto una falsa autogiustificazione, eliminando ogni forma di responsabilità al medico curante, il quale farà solo da tramite tra paziente e Inps.
A bloccare questa proposta è invece Carmelo Barbagallo, segretario della Uil, per il quale i medici si toglierebbero dalla responsabilità di fare un lavoro per cui son pagati, facilitandosi il lavoro con certificati via telefono.
Alessandro Sartoretto
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