[vc_row type=”in_container” full_screen_row_position=”middle” scene_position=”center” text_color=”dark” text_align=”left” overlay_strength=”0.3″][vc_column column_padding=”no-extra-padding” column_padding_position=”all” background_color_opacity=”1″ background_hover_color_opacity=”1″ width=”1/1″ tablet_text_alignment=”default” phone_text_alignment=”default”][vc_column_text]

Sul tema pensioni c’è stato un interessante dibattito tra l’ex ministro del Lavoro Elsa Fornero e il segretario della film Maurizio Landini.

La maggior parte dei lavoratori precoci è contro la Fornero da anni, la quale viene considerata una delle responsabili dell’attuale crisi del mondo del lavoro. Sarebbe lei la responsabile del blocco generazionale nel lavoro in Italia, per non parlare dell’accusa sempre nei suoi confronti riguardo alla categoria degli “esodati”, una nuova figura di lavoratori per i quali il Governo ha dovuto organizzare 8 salvaguardie per permettergli di andare in pensione con i termini previsti nella riforma precedente a quella Fornero.

Secondo Elsa Fornero 60 anni sono troppo pochi per andare attualmente in pensione. Ha però voluto precisare che questo non vale per tutte le categorie di lavoratori, come coloro che svolgono lavori usuranti.

I lavoratori precoci, ovvero coloro che hanno iniziato a lavorare prima di aver compiuto la maggiore età, si vedono costretti a lavorare per oltre 40 anni di contributi. Ma per chi non svolge lavori usuranti? Secondo la Fornero sarebbe costretto a fare oltre 45 anni di lavoro, se ha iniziato a lavorare all’età di 15 anni. Con l’aspettativa di vita strettamente collegata all’età pensionabile c’è il rischio che questo scenario possa diventare realtà.

Ad oggi il lavoratore precoce che non appartiene alle categorie di beneficiari dell’Ape agevolato, ovvero chi svolge attività lavorative pesanti, va in pensione dopo 42 anni e 10 mesi. 

Maurizio Landini esprime invece le sue perplessità sulla misura dell’Ape sociale, che secondo lui non porterebbe a troppi cambiamenti. La sua soluzione sarebbe quella di portare la pensione a 63 anni con contributi, in questo modo non ci sarebbero problemi.

Secondo Landini l’età pensionabile deve essere diminuita, perché attualmente l’Italia rimane il paese dove si accede alla pensione più tardi rispetto al resto d’Europa. Afferma che sarebbe anche l’ora di concedere la quota 41 ai lavoratori, che andrebbero quindi in pensione dopo 41 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica.

Alessandro Sartoretto

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row type=”in_container” full_screen_row_position=”middle” bg_color=”#dd9933″ scene_position=”center” text_color=”light” text_align=”center” top_padding=”20″ bottom_padding=”10″ overlay_strength=”0.3″][vc_column centered_text=”true” column_padding=”padding-1-percent” column_padding_position=”all” background_color_opacity=”1″ background_hover_color_opacity=”1″ font_color=”#ffffff” width=”1/3″ tablet_text_alignment=”default” phone_text_alignment=”default”][vc_column_text]

Se ritieni questo articolo interessante e vuoi saperne di più noi siamo con te!
CHIEDICI UN PREVENTIVO SENZA IMPEGNO ADESSO

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column centered_text=”true” column_padding=”padding-2-percent” column_padding_position=”all” background_color_opacity=”1″ background_hover_color_opacity=”1″ width=”1/3″ tablet_text_alignment=”default” phone_text_alignment=”default”][vc_column_text]

whatsapp-512Puoi anche
contattarci
direttamente al
SERVIZIO CLIENTI WhatsApp
al numero 

392 86 19 921

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column column_padding=”padding-1-percent” column_padding_position=”right” background_color_opacity=”1″ background_hover_color_opacity=”1″ width=”1/3″ tablet_text_alignment=”default” phone_text_alignment=”default”][vc_column_text]

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità?
INSERISCI QUI LA TUA MIGLIORE EMAIL

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]