Lo smaltimento veloce dei prestiti deteriorati è una delle misure da attuare

Il problema principale per gli istituti di credito rappresenta l’elevato livello di sofferenza che stanno affrontando.
Il presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi è intervenuto difendendo il lavoro dell’Eurotower e il suo contributo alla ripresa che diventa più concreto.

allarme prestiti deterioratiAfferma inoltre di intensificare l’utilizzo degli strumenti per raggiungere l’obiettivo di stabilità dei prezzi, assicurando che la ripresa è incitata dalla domanda interna più che dalle esportazioni e ha mostrato di sapere far fronte al rallentamento del commercio mondiale.

Sennonché in questo scenario favorevole c’è il punto nero delle sofferenze: l’elevato stock di prestiti deteriorati intralcia una piena ripresa del credito. I prestiti deteriorati assimilano risorse e capacità operativa, bloccano il capitale bancario in impieghi non produttivi, riducono la redditività delle banche. A sentire gli effetti sono le imprese minori, essendo più dipendenti dal credito bancario.

La lentezza nel riassorbimento dei prestiti in sofferenza impedisce il necessario processo di riorganizzazione delle imprese, in cui le aziende sane riducono il loro debito e riprendono a investire mentre le altre escono dal mercato.

La mancanza d’investimenti, funzione del tasso di fiducia, è il punto mancante nella ripresa, così come l’indecisione di alcuni Paesi e avviare le riforme. Una delle misure di politica economica  che deve essere adottata è quella di creare le condizioni per un veloce smaltimento dei prestiti deteriorati con lo scopo di favorire l’occupazione.

Ciascun Paese ha la propria lista di azioni da attuare, perché eventuali ritardi su questo fronte sono un freno allo sviluppo. Una ben illustrata disciplina normativa sulle insolvenze è fondamentale per distinguere i debiti solvibili dagli altri e per facilitare la valutazione delle attività da liquidare.
Una riforma fallimentare che dimezzerà la durata media delle procedure fallimentari è stata fatta approvare dal nostro Paese, mentre i tempi di pignoramento diminuiranno notevolmente. Il recupero immediato delle garanzie avvicina il valore  di mercato degli attivi deteriorati al livello al quale le transazioni possono aver luogo. Ci sono in corso polemiche fra il governo italiano e Commissione Ue sul valore da attribuire ai crediti in sofferenza, che varia a seconda del periodo di accertamento e recupero, anche in previsione di un’ipotetica bad bank. Infine la rapidità di riduzione dell’indebitamento è maggiore nei Paesi che dispongono di un apparato giudiziario efficace.

 Alessandro Sartoretto