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- In atto un confronto tra il Ministro Fedeli e l’Aran finalizzato alla creazione di un atto di indirizzo che preveda l’ipotesi di dare un bonus per merito ai dipendenti statali del reparto scuola.
- Alessandro Sartoretto
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In atto un confronto tra il Ministro Fedeli e l’Aran finalizzato alla creazione di un atto di indirizzo che preveda l’ipotesi di dare un bonus per merito ai dipendenti statali del reparto scuola.
L’ipotesi potrebbe essere praticabile, anche se c’è qualche ostacolo da superare. Nell’atto sottoscritto qualche settimana fa erano stati stabiliti i criteri per l’attribuzione dei premi correlati alla performance di ogni dipendente. Gli stessi criteri potrebbero consentire di affidare alla contrattazione integrativa nazionale la definizione dei criteri per la distribuzione del bonus. Ci sono però degli aspetti da considerare, uno è che il comma 129 dell’articolo 1 della legge 107 stabilisce che nel definire i criteri bisogna tenere conto della qualità dell’insegnamento verso gli studenti, la diffusione di buone pratiche didattiche e delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico.
Sembra che i soldi riguardanti il bonus, di 200 milioni di euro, e quelli del comma 592 della Legge di Bilancio, 10 milioni per il 2018, potrebbero essere uniti in un solo fondo e potranno essere soggetti a contrattazione integrativa.
Resta però il fatto che i criteri di distribuzione del bonus premio dovranno essere approvati dal comitato di valutazione. E soprattutto se i componenti del comitato, ovvero genitori, studenti ed esterni, accetteranno di far parte di un organo il cui operato potrà essere annullato con il contratto di istituto.
Una probabile via di uscita potrebbe essere quella di dare in affidamento l’adattamento dei criteri ad un semplice confronto. Resta però molto evidente che questa soluzione non sarebbe approvata a questo punto dai sindacati.
Alessandro Sartoretto
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