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Si iniziano a vedere le prime tensioni da parte di chi aspetta il rinnovo dei contratti. Medici e dirigenti sanitari minacciano uno sciopero, ma ad oggi anche il reparto scuola è in fermento.

Tra le tappe per il rinnovo contratti degli Statali abbiamo i permessi ad ore e mobilità volontaria. Inoltre ci sono delle nuove indicazioni sull’argomento ferie, oltre alla maggiore attenzione alla previdenza integrativa.

Queste sono solo alcune delle tappe che riguardano la Pubblica Amministrazione, anche se dirigenti sanitari e medici sono ancora in agitazione per il rinnovo dei contratti in Legge di Bilancio.

In data 30 novembre è fissata a Roma una riunione per definire un potenziale sciopero nazionale che si terrà tra dicembre e febbraio del prossimo anno. Le trattative per il rinnovo contratti dell’area medica e sanitaria sono in sospeso per adesso, anche se per molte altre categorie del settore qualcosa si è sbloccato. Per non parlare delle risorse economiche stanziate, che sono totalmente inadeguate rispetto a tutto ciò che è stato prelevato dai fondi contrattuali e alle economie realizzate grazie al volume di affari dei dirigenti medici e sanitari.

Non sono solo Governo e sindacati a scontrarsi sull’argomento rinnovo contratti, in realtà anche gli insegnanti hanno da ridire su come si stanno muovendo i loro sindacati. È infatti in atto una petizione sull’aumento di 200 euro netti dopo il blocco contrattuale di 9 anni, che ad oggi ha già raccolto 75 mila firme.

Il timore rimane sul fatto che la questione contratti non venga risolta comunque in tempi brevi, infatti qualora dovessero firmare un accordo con le ultime decisioni poste dal Governo, i docenti firmatari della petizione saranno liberi di decidere di stracciare le deleghe. Questo porterebbe a sfiduciare quei sindacati in cui molti docenti non credono più.

Alessandro Sartoretto

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