Dopo mesi di dibattiti e riunioni ci sono ancora molti nodi da sciogliere. Sindacati e Governo continuano la loro lotta per trovare una soluzione per le pensioni Italiane, che ormai vanno avanti da mesi.

Per i decreti attuativi della riforma pensioni si dovrebbe avviare alla seconda fase, in vista della data del 1 Maggio. L’obiettivo principale del Governo è presentarli per la data di scadenza della legge, in modo che anche l’Ape possa entrare in vigore dal prossimo primo maggio.

Le novità di questo decreto dovranno portare l’esecuzione di riforme che ormai sono diventate quasi urgenti, come sempre a causa di incoerenze formali. La Quota 41 ad esempio garantirebbe, per chi ha determinati requisiti, la possibilità di accedere a costo zero alla pensione anticipata.

I requisiti di accesso sono stati fissati a fine Dicembre 2016: è necessario aver versato un minimo di 41 anni di contributi e aver corrisposto almeno 12 mesi di contributi anche non continuativi per prestazioni lavorative prima del raggiungimento dei 19 anni di età.

È stato fatto un apposito elenco nella Legge di Bilancio 2017 dove sono indicati i lavori gravosi o usuranti. Questa riforma pensioni che aspetta l’attuazione dei decreti dirà con precisione quali sono le attività lavorative che potranno avviare la pratica di anticipo pensione.

Ormai sono scaduti anche i 60 giorni previsti per la messa in opera dei Dpcm, ma il governo assicura che l’Ape sarà pronta per 1 Maggio.

Per quanto riguarda la pensione anticipata, ci sarebbe il via libera del Governo per permettere ai lavoratori precoci di accedere alla pensione anticipata con il cumulo gratuito dei contributi versati in gestioni diverse. Non potranno invece aderire a questa agevolazione i privati.

 Alessandro Sartoretto