Anche poliziotti e forze dell’ordine in futuro percepiranno una pensione non adeguata.

I problemi per i lavoratoti in divisa non sono da sottovalutare: ad esempio l’età media ormai supera i 47 anni, oltre alla carenza di personale (a Milano si registrano 500 unità in meno nel corpo Polizia). Con l’inizio dell’anno molti poliziotti sono andati in pensione con una riduzione di 400 euro rispetto all’ultimo stipendio percepito, tutto questo per l’introduzione del “misto” contributivo e la mancata procedura di concertazione con i sindacati per la costituzione del fondo di comparto e l’avvio della previdenza complementare.

Polizia: in pensione con 400 euro in menoI seguenti punti sono confermati dal segretario generale lombardo del Sindacato di Polizia Silp Cgil, Daniele Bena, che ha partecipato ad un importante iniziativa pubblica dedicata a polizia e previdenza. Il convegno è stato organizzato dalla Cgil Lombardia, con la presenza del questore Antonio De Iesu, del segretario Cgil Lombardia Elena Lattuada e dal segretario nazionale Silp Cgil Daniele Tissone.

Daniele Bena dichiara che in futuro la riduzione potrebbe arrivare anche ad un 40% dell’ultimo stipendio, quando il sistema diventerà contributivo per i poliziotti assunti dal primo gennaio 1996. Oggi oltre l’80% dei poliziotti è stato assunto dopo il 25 giugno 1982, questi sono destinati a rientrare nel sistema misto o contributivo di cui abbiamo parlato. Oltre a 8 anni di mancato rinnovo dei contratti i poliziotti rischiano anche di percepire in futuro una pensione per niente adeguata.

Alessandro Sartoretto