Il Rapporto sullo Stato sociale 2017 curato dall’università La Sapienza fa riferimento alle nuove misure in tema pensioni, che scarsamente stimolano l’economia e portano il rischio di un’ondata di nuovi poveri in Italia.

La presidente della Camera, Laura Boldrini ha parlato anche di web tax come un possibile strumento per sostenere il welfare. A questo proposito ha risposto anche il capo dello Stato Mattarella, confermando che il welfare è la base del modello sociale europeo.

Novità come l’Ape, il bonus 80 euro e il Jobs act risulterebbero scarsamente efficaci per stimolare l’economia del nostro paese, essendo azioni totalmente inadeguate verso il problema strutturale del sistema pensioni, nei confronti di lavoratori che già stanno sperimentando salari bassi e discontinui.

L’anticipo pensionistico dell’Ape social sarebbe già un aiuto, in quanto si avvale del contributo pubblico, ma per quanto riguarda l’Ape volontaria ha dei costi per il pensionato che non sono da sottovalutare. L’Ape dunque non risolverebbe i nodi della riforma Fornero.

Ad esempio, un pensionato con un assegno mensile di 1.000 euro netti che decide di anticipare la pensione fino ad un massimo di tre anni e sette mesi, vedrebbe il suo assegno calare fino a 700 euro.

L’anticipo pensionistico, il Jobs act e il bonus da 80 euro sono stati e sono tutt’ora interventi insufficienti per superare la crisi. Peggiorano la distribuzione del reddito, accompagnata dall’invecchiamento demografico, dalla frammentazione anche territoriale dei sistemi produttivi e dalla finanziarizzazione dell’economia.

Alessandro Sartoretto