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Una restituzione che grava maggiormente sui pensionati che hanno un trattamento minimo.

Qualche euro in più o meno al mese nella pensione fanno la differenza, ma pare che ci sarà un taglio più o meno contenuto.

PENSIONI: restituzione rivalutazione a FebbraioDal mese di Febbraio i titolari di un assegno previdenziale fino ai 1.450 euro lordi dovranno restituire allo Stato una parte della rivalutazione. L’adeguamento all’inflazione ai pensionati è dello 0,3%, mentre i prezzi sono aumentati dello 0,2%.

Con uno scarto dello 0,1 % i beneficiari dovranno quindi rendere una parte della loro pensione, come successe nel 2015. Lo scorso anno il Governo inserì nella Legge di Stabilità un emendamento che ha rinviato di un anno il conguaglio.

In una pensione minima la perdita sarà di 6,50 euro all’anno e di 13 euro per una da 1.000 euro. Anche se le cifre non sembrano spaventose in realtà incidono soprattutto sulle pensioni basse, dove pochi euro in più o meno al mese fanno davvero la differenza. Il Governo lo scorso anno rinviò questo intervento aspettando una ripresa dell’economia, in modo da neutralizzare gli effetti negativi sulla pensione. Sembrava potesse essere rinviato nuovamente, ma il Governo ha espresso la decisione di attuare il tutto da Febbraio.
Lo Spi-Cgil chiede al ministro Poletti di intervenire con urgenza per difendere i milioni di pensionati che ancora una volta verranno penalizzati.

Alessandro Sartoretto

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