Momenti decisivi per la Legge di Bilancio, infatti entro la fine della settimana sarà convalidata quella che è la ex Legge di Stabilità, prima ancora Finanziaria.
Dato che il testo dovrà essere trasmesso alla Commissione europea entro il 15 è possibile che il tutto scali a lunedì 17 ottobre, salvo imprevisti, come la sorpresa dell’ultimo minuto del Premier Renzi.
Si parla di Famiglie e Welfare, con ipotesi da parte di Palazzo Chigi che riguarda l’estensione degli assegni familiari con almeno tre figli, che costerà allo Stato 400milioni di euro. Il tutto è ancora da definire, rispetto invece agli investimenti sulle pensioni.
Una pensione anticipata al massimo 3 anni, quindi fino a 63 anni. Gli anticipi delle pensioni sono onerose per il sociale, in quanto a carico dello Stato per alcune categorie, è anche onerosa per le aziende, che pagano per i lavoratori coinvolti in piani di ristrutturazione, ma anche onerosa per chi decide volontariamente, in quanto il costo è a carico dell’aspirante pensionato. Saranno da definire i lavoratori usuranti e dei precoci, che potranno accedere alla pensione prima degli altri.
E’ confermato l’aumento delle quattordicesime del 30% per i pensionati che già la ricevono, arrivando per l prima volta a chi percepisce intorno ai mille euro al mese.
Riguardo ad imprese e produttività, la detassazione del premio di produttività salirà da 2.000 a 4.000 euro. La politica industriale si concentrerà su investimenti da 13 miliardi in 7 anni, presi dall’Ace – aiuto alla crescita, una misura per incentivare le aziende. Prossimo anno ci sarà anche il taglio dell’Ire, da 27,5% attuale a poi 24% riconfermando il super ammortamento al 140% per chi investe in macchinari.
Ci saranno inoltre ristrutturazioni antisismiche e recuperi energetici con una detrazione che varia dal 50 all’80%. Il recupero delle spese tramite il fisco sarà alto quanto saranno alti i livelli di classificazione sismica o energetica dell’abitazione o condominio in questione. Sul lavoro la Legge di Bilancio dovrebbe ridimensionare la decontribuzione, per non parlare del rinnovo del contratto degli statali rinviato dal 2011. Sono 900 milioni di euro in tre anni, 600 milioni solo per il 2017, con cifre che potrebbero ancora alzarsi.
Le coperture sono in deficit, con tagli che assomiglieranno ai soliti lineari ai fondi dei ministeri, ridotti di 1,5 miliardi di euro.Il taglio di un miliardo di euro è la cifra prevista per il 2017 nei confronti del Servizio Sanitario nazionale. Per quanto riguarda il fisco ci sarà il rientro dei capitali dall’estero la riedizione di beni a soci, con la possibilità di sciogliere società di comodo. Sono previste anche rottamazioni delle cartelle esattoriali, ovvero il pagamento in tre anni dell’imposta dovuta, senza nessun interesse o mora.