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Al via il ricalcolo sulle pensioni e per questo l’INPS sta effettuando due tipologie di calcolo: il primo applica il sistema contributivo a partire dall’anno 2012, il secondo applica in modo integrale il sistema retributivo.

Questa operazione riguarderà migliaia di pensionati con caratteristiche ben definite. L’obiettivo finale è quello di confrontare i due calcoli e poi erogare la pensione con una cifra più bassa. Analizziamo questo punto facendo innanzitutto una distinzione fra sistema contributivo e retributivo

Il sistema contributivo è stato introdotto dalla Riforma Dini, legge 335/1995. Prevede il calcolo della pensione tenendo conto come riferimento i contributi versati nell’arco della vita lavorativa, in questo modo il dipendente accumula una percentuale di retribuzione annua pensionabile percepita.

Il sistema retributivo, abolito dalla Riforma Fornero dal 1 gennaio 2012, prevedeva che la pensione del lavoratore fosse determinata facendo riferimento al denaro che egli ha percepito nel periodo immediatamente precedente alla pensione. Quindi la prestazione finale veniva calcolata come somma di diverse quote.

Ma come avviene adesso il ricalcolo dell’assegno?

È necessario prima di tutto determinare l’importo del trattamento che dovrebbe essere corrisposto con sistema retributivo fino al 2011 e con quello contributivo dal 2012. Quindi verificare l’importo “virtuale” dell’assegno che sarebbe stato conseguito applicando interamente il criterio retributivo anche alle quote di anzianità maturate dopo il 2011 sino alla data di effettivo pensionamento.

Rispetto alle regole del sistema retributivo, vi sono però delle modifiche. Infatti nel calcolo virtuale esiste la garanzia che l’importo del trattamento possa andare oltre quello che sarebbe stato liquidato con l’applicazione del vecchio sistema retributivo. In questo modo si possono valorizzare anche gli anni eccedenti i 40 al 2% (1,8% per gli iscritti in Cassa Stato).

Quindi l’assegno non subirà alcuna penalità se il valore dell’assegno determinato con le regole attuali sarà inferiore a quello stabilito applicando le leggi retributive suddette. In caso contrario sarà pagato l’importo risultante dal secondo sistema di calcolo.

Alessandro Sartoretto

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