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Contenuto dell'articolo
- I lavoratori sono convinti che l’accordo firmato nelle scorse settimane sia stato solo un’operazione di propaganda in vista delle elezioni politiche.
- Alessandro Sartoretto
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I lavoratori sono convinti che l’accordo firmato nelle scorse settimane sia stato solo un’operazione di propaganda in vista delle elezioni politiche.
Sono in effetti troppo bassi gli aumenti di stipendio riconosciuti dall’atto, mentre la contrattazione della parte normativa dei nuovi contratti risulta attualmente ferma. Per le Forze Armate e Polizia si è infatti tenuta una riunione per discutere della parte normativa che non era stata inclusa nell’accordo tra sindacati e Aran dello scorso 25 gennaio. Non essendosi presentati né il Ministro né il Sottosegretario si era infatti discusso di poco e nulla, lasciando la situazione non troppo invariata.
Le Forze Armate e Polizia rimane un comparto ad oggi senza riconoscimento, in quanto aspettava da tempo l’avvio del provvedimento di rinnovo contratti, ritrovandosi solo con un piccolo aumento frettoloso che non risolve i problemi di migliaia di operatori. Gasparri e i sindacati si erano infatti opposti al rinnovo, sostenendo tuttora che sia stata una mera operazione elettorale del Centrosinistra.
I lavoratori del comparto si chiedono per quale motivo i sindacati hanno voluto sottoscrivere un accordo che risulta così penalizzante, non dando alcuna tutela ai diritti di chi svolge un lavoro che garantisce la sicurezza dei cittadini. Il Sappe ha risposo con un comunicato con il quale ha svelato la verità dietro al rinnovo del contratto. Donato Capece, rappresentate del sindacato di Polizia Penitenziaria, ha spiegato proprio nel comunicato quali siano state le motivazioni che hanno portato a firmare, affermando inoltre che non c’era alternativa. I margini della trattativa sulla parte economica del contratto erano esauriti, i sindacati hanno dovuto fare i conti con una situazione del tipo “prendere o lasciare”, scegliendo un’opzione che avrebbe portato quel poco che era disponibile piuttosto che l’incertezza per il futuro.
Anche se inferiore alle aspettative, le Forze Armate e Polizia hanno ricevuto un vantaggio economico, infatti ad esempio per un Agente si avranno circa 100 euro netti in più sullo stipendio. Il tutto avrà effetti sulla tredicesima, sul TFR e relativi contributi. Inoltre ci sono gli arretrati del 2016-2017 che saranno pagati il primo del mese, calcolando un ammontare medio di circa 500 euro netti.
Non saranno inoltre persi gli 80 euro di bonus, che saranno riconosciuti al personale andato in pensione nel 2016 e 2017.
Alessandro Sartoretto
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