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- Arriva oggi la delibera per tagliare i vitalizi, poi sarà il turno delle pensioni d’oro.
- Alessandro Sartoretto
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Arriva oggi la delibera per tagliare i vitalizi, poi sarà il turno delle pensioni d’oro.
Luigi Di Maio è convinto di attuare la nuova Riforma Pensioni con Quota 100 e Quota 41, anche se il segretario della Cgil Roberto Ghiselli è in dubbio sulle condizioni che dovrebbero esistere per la messa in atto della riforma in questione.
C’è il paletto dei 64 anni di età e dei 36 anni di contributi, che penalizza molte persone, perché presuppone il ricalcolo contributivo di tutto il montante e una carriera molto costante, ovvero requisiti che in pochi hanno. È obiettivo del Governo Lega-M5S abolire l’Ape sociale, che però garantiva un’uscita a 63 anni a molti, tra cui disoccupati, cassaintegrati, invalidi e chi fa lavori gravosi. La proposta annunciata, secondo Ghiselli, avvantaggia maschi del Nord e penalizzano donne e giovani del Sud, ovvero chi ha carriere discontinue e premia chi ha carriera lavorativa continua e di alto livello.
Da affrontare anche l’argomento sui lavoratori precoci, i quali avrebbero diritto di accedere alla pensione dopo almeno 41 anni di contributi. L’attuale sistema va corretto, anche perché bisogna tenere conto dell’attuale situazione sociale, come le carriere lavorative discontinue, che sono per la maggioranza dei giovani di oggi. La riforma dovrebbe avere flessibilità in uscita, ovvero poter scegliere come uscire in base alle condizioni lavorative, familiari e di salute.
La Quota 100 potrebbe essere inserita nella prossima Legge di Bilancio, mentre per la Quota 41 bisognerà attendere, perché non è detto che venga introdotta subito nella Legge di Bilancio 2019. Come sempre mancano le coperture economiche, in quanto bisognerà investire la cifra di 5 miliardi l’anno. In vista di queste spese molto probabilmente il Governo per fare cassa eliminerà definitivamente l’Ape Sociale.
Matteo Salvini ha annunciato che entro la fine dell’anno la Riforma Fornero verrà smontata, con la Quota 100 che farà da ripartenza. Dal 2019 ci sarà un sistema pensioni dove varrà il principio matematico della Quota 100 con un minimo di 42 anni di contributi versati.
Inoltre sta per essere approvata la delibera per il taglio dei vitalizi degli ex parlamentari. Attualmente sono figure che rappresentano pochi italiani, ma rappresentano anche molti soldi degli italiani, ricorda Di Maio. Tutti questi tagli serviranno per aumentare le risorse economiche a disposizione per le nuove riforme, cercando di andare in contro alle esigenze di chi percepisce pensioni minime o fa parte di categorie di lavoro speciali.
Alessandro Sartoretto
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