[vc_row type=”in_container” full_screen_row_position=”middle” scene_position=”center” text_color=”dark” text_align=”left” overlay_strength=”0.3″][vc_column column_padding=”no-extra-padding” column_padding_position=”all” background_color_opacity=”1″ background_hover_color_opacity=”1″ width=”1/1″ tablet_text_alignment=”default” phone_text_alignment=”default”][vc_column_text]

È previsto per il nuovo anno un cambiamento nella data di accredito della pensione, la rivalutazione dll’1,1% dell’assegno previdenziale e la restituzione dello 0,1% di aumento che era stato percepito nel 2015.

Se non ci saranno cambiamenti in questi giorni nella Legge di Bilancio 2018 la data di pagamento degli assegni pensione avverrà il secondo giorno invece del primo, o addirittura il terzo nel caso si tratti di festività. Lo slittamento del pagamento avverrà in modo diverso a seconda che il pagamento venga fatto per mezzo banca o posta (aperta anche mezza giornata di sabato). 

I sindacati Cgil, Cisl e Uil non trovano ragioni per questo cambiamento di data, come anche l’INPS, la quale conferma che è meglio mantenere la soluzione del primo giorno bancabile. I sindacati hanno infatti già chiesto al Governo di intervenire per ripristinare la scadenza al primo giorno lavorativo, ma sono ancora in attesa di risposte concrete.

La questione del giorno di pagamento delle pensione nasce già dal 2015, quando ci fu la fusone tra Indap e Inps. Prima di ciò le pensioni dei dipendenti pubblici venivano pagate il 15 del mese, mentre per i privati il primo giorno del mese. Ci fu quindi l’esigenza di individuare una data unica, che alla fine venne fissata il secondo giorno lavorativo del mese. Scorso anno però è stato deciso dal Governo di spostare il pagamento degli assegni pensione il primo giorno bancabile del mese, questo per semplificare le procedure di Tesoro e Inps. In assenza di una proroga nella legge di Bilancio si tornerà quindi al pagamento nel secondo giorno lavorativo.

Oltre alla novità della data ripartirà anche la rivalutazione degli assegni. Ad esempio, su un assegno da 500 euro mensili ci saranno 5,5 euro in più, ovvero l’1,1%. L’aumento tiene conto dell’inflazione programmata, anche se i pensionati saranno tenuti a restituire parte di quanto ricevuto nel caso l’inflazione effettiva risulterà più bassa di quella programmata. Per gli aumenti intascati nel 2015, a gennaio e febbraio 2018 verrà trattenuto lo 0,1% della cifra complessiva annua. 

Alessandro Sartoretto

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row type=”in_container” full_screen_row_position=”middle” bg_color=”#dd9933″ scene_position=”center” text_color=”light” text_align=”center” top_padding=”20″ bottom_padding=”10″ overlay_strength=”0.3″][vc_column centered_text=”true” column_padding=”padding-1-percent” column_padding_position=”all” background_color_opacity=”1″ background_hover_color_opacity=”1″ font_color=”#ffffff” width=”1/3″ tablet_text_alignment=”default” phone_text_alignment=”default”][vc_column_text]

Se ritieni questo articolo interessante e vuoi saperne di più noi siamo con te!
CHIEDICI UN PREVENTIVO SENZA IMPEGNO ADESSO

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column centered_text=”true” column_padding=”padding-2-percent” column_padding_position=”all” background_color_opacity=”1″ background_hover_color_opacity=”1″ width=”1/3″ tablet_text_alignment=”default” phone_text_alignment=”default”][vc_column_text]

whatsapp-512Puoi anche
contattarci
direttamente al
SERVIZIO CLIENTI WhatsApp
al numero 

392 86 19 921

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column column_padding=”padding-1-percent” column_padding_position=”right” background_color_opacity=”1″ background_hover_color_opacity=”1″ width=”1/3″ tablet_text_alignment=”default” phone_text_alignment=”default”][vc_column_text]

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità?
INSERISCI QUI LA TUA MIGLIORE EMAIL

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]