La riforma delle pensioni di Berlusconi garantirà a tutti una vecchiaia dignitosa, ecco cosa cambia.

Quando Silvio Berlusconi era alla guida del paese con il centrodestra riuscì ad aumentare le pensioni minime ad un milione e 835 mila pensionati, in caso di una nuova vittoria alle elezioni ha promesso che si impegnerà di portare le pensioni minime a mille euro per tredici mensilità.

Ha assicurato che l’obiettivo di un futuro governo di centrodestra sarebbe di approvare la flat tax, le pensioni minime a 1000 euro, le pensioni per le mamme e il taglio dei contributi alle aziende che assumono giovani disoccupati a tempo indeterminato.

Il leader di Forza Italia ricorda che aver aumentato a 1.835.000 pensionati la pensione a un milione di lire, che erano sufficienti per arrivare dignitosamente a fine mese, è la prova che gli impegni presi in passato sono stati realizzati. La prima moralità della politica è proprio quella di mantenere gli impegni assunti con gli elettori prima del voto, per Berlusconi infatti la riforma del sistema previdenziale dovrà essere eseguita secondo le promesse fatte fino ad oggi, in modo che i cambiamenti siano concreti e che portino una volta per tutte ad un miglioramento sociale ed economico dei pensionati italiani.

Alessandro Sartoretto