Dopo la trattativa all’Aran per i nuovi contratti statali anche i lavoratori del pubblico impiego potrebbero avere benefit aziendali come nel settore privato.
Il ministro Marianna Madia sta lavorando alla riforma della Pubblica Amministrazione per far si che il rinnovo dei contratti statali sia stabilito entro fine di quest’anno. Tutte le misure per gli aumenti di 85 euro e dei bonus aggiuntivi legati al merito saranno riportate nella legge di Bilancio 2018.
Questi premi verrebbero distribuiti per diverse finalità, come:
- i costi del vitto
- i rimborsi spese e servizi di trasporto
- mense aziendali
- spese di istruzione per i figli
- assistenza di familiari non autosufficienti
- contributi da versare per pensioni complementari
Il funzionamento di questi premi si basa su aumenti di stipendi diretti, con ridistribuzione di bonus e premi per la produttività. Attualmente questo sistema di bonus per il settore pubblico non aveva trovato una piena applicazione, in quanto i premi di produttività sono erogati per una media complessiva di appena 36 euro netti a dipendente pubblico.
Con il rinnovo dei contratti degli statali 2017 una parte degli aumenti troverebbe applicazione con le agevolazioni che verranno discusse nella trattativa tra Governo e sindacati dell’Aran. Si permetterebbe quindi di detassare i bonus e di riceverli in busta paga oppure di percepirli sotto forma di benefit. La detrazione andrà a riguardare i lavoratori statali con redditi non superiori a 80mila euro lordi l’anno, ovvero non più di 3.000 euro al mese lordi in busta paga.