La manovra pensionistica del Governo farà aumentare il debito, favorendo i ricchi.

Durante il convegno “Tutto Pensioni” Tito Boeri, presidente INPS, attacca la manovra del Governo contenuta nella Legge di Stabilità, in quanto aumenterebbe il debito implicito portando problematiche nei confronti delle generazioni future, proprio perché andrebbe a favorire una categoria pensionata che ha già fruito di vantaggi rispetto alla prossima generazione.
Le baby pensioni ad esempio non sarebbero state introdotte se si fosse calcolato il debito che hanno comportato ad oggi.

Questo debito implicito è attualmente qualcosa che non ha un valore, ma è un campanello d’allarme per un futuro in cui verranno tagliate le pensioni.

Sull’argomento equità Boeri si riferisce alla parte della manovra di bilancio riguardante la quattordicesima che non tiene conto della situazione economica delle famiglie, poiché potrebbe essere data quelle che non hanno una situazione di disagio reale: “Bisogna concentrare l’aiuto su persone che sono in situazioni reddituali e patrimoniali di difficoltà: c’è uno strumento per farlo che è il nuovo Isee” dice il presidente dell’Inps.

La manovra pensionistica farà aumentare il debitoL’intervento sulla quattordicesima andrebbe a premiare famiglie con alti redditi, quando l’Italia ha invece problemi seri di povertà, che dal 2008 è raddoppiata ed aumentata nella fascia di età sotto i 65 anni. Ad oggi abbiamo un contrasto netto tra la riforma per recuperare gli aumenti concessi nel 2014, ovvero 6,5 euro l’anno a pensione, contro una lentezza per una legge che dovrebbe risolvere una reale condizione di povertà nel nostro paese.

Boeri chiede inoltre al governo di aiutare l’Inps stesso, che sta perdendo circa 100 dipendenti al mese. Questa liberalizzazione molto selettiva per l’accesso alle pensioni porta molte persone a chiedere maggiori informazioni per capire se possono essere beneficiari della manovra.
Nel mese di febbraio verranno mandate da Inps 150.000 le buste informative arancioni a persone interessate all’Ape volontaria, ovvero l’anticipo della pensione, introdotta dalla legge di bilancio. Boeri sostiene che con questa legge i lavoratori devono essere informati, infatti verranno inviati kit informativi con tutti i dettagli del caso.

Deve diventare una scelta informata consapevole, le buste informative verrano inviate a persone con 63 anni compiuti, o che li compiranno entro il 2018, con 20 anni di contributi. Stefano Patriarca, consigliere economico della Presidenza del Consiglio, sostiene che in Italia non era mai stato approvato un sistema di tutela per persone in difficoltà, precedentemente si usava il pensionamento per diminuire l’età della pensione, oggi chi non fa parte di certe categorie accede all’Ape volontaria indebitandosi a condizioni di favore.