Renzi riesce a far arrabbiare anche i militari, molti di loro voteranno NO al referendum

Durante l’incontro avvenuto alla Camera tra i rappresentanti sindacali e i Cocer si è parlato degli emendamenti alla legge di bilancio, per i comparti Sicurezza e Difesa. Le proposte riguardano un aumento della spesa per il pubblico impiego di 2 miliardi e mezzo di euro per il 2017 e altrettanti per il 2018.

Molti hanno fatto capire che voteranno No al referendum per protestare contro i tagli del governo. Renzi quindi è riuscito a far arrabbiare anche il corpo militare e gli addetti alle forze di polizia.

I rappresentanti sindacali e i Cocer rappresentanti dei comparti Sicurezza e Difesa hanno dato del bugiardo a Renzi e ai suoi ministri.

Al centro delle polemiche c’è la questione del riordino dei ruoli; in un documento scritto dal consiglio centrale di rappresentanza dei militari del Comparto Difesa si legge che “si è assistito con sconcerto a una delle pagine più nere di sempre” per 80mila graduati e militari di truppa della Marina e dell’Aeronautica.

Inoltre al ministro Alfano viene fatto notare che le risorse messe a disposizione per il personale, poche e gestite male, non garantiscono l’incremento dello stipendio avuto con gli 80 euro del bonus.

Infine il segretario del sindacato autonomo di polizia Gianni Tonelli afferma che «il problema riguarda un comparto che ha un bacino di circa 400mila addetti. A gennaio si avranno brutte sorprese in busta paga: ogni agente avrà appena 14 euro netti a regime».

Alessandro Sartoretto