Novità sulla riforma della Pubblica Amministrazione e rinnovo dei contratti per gli statali.

Sono emerse novità riguardo a stipendi e rinnovo contratti dei dipendenti statali e per quanto riguarda la riforma della Pubblica Amministrazione del ministro Madia. Con la riforma Brunetta si era tentato di eliminare i premi  per i dipendenti statali, ma pare che la nuova distribuzione dei premi ci sarà insieme al rinnovo dei contratti, che stabilirà diverse percentuali da comparto a comparto. Saranno dunque dei parametri diversificati per andare in contro alle diversità di impiego tra i dipendenti pubblici.

I premi di merito sono diventati il pilastro nel piano della Pubblica Amministrazione, oltre al fatto che non sarà attuata la riforma dell’ex ministro Brunetta che prevedeva due variabili sui premi. Una dove si prevedeva che oltre la metà della quota dei fondi andasse per i premi e quindi del salario accessorio, con l’alleggerimento della busta paga di altre voci, come le indennità per lavori a rischio. La seconda invece riguardava il fatto che la spartizione della quota dei premi sarebbe avvenuta per tre fasce di merito, con la terza che escludeva completamente l’avere un aumento di stipendio.

La nuova riforma Madia è differente, la bozza del decreto che verrà presentato nel corso di Febbraio prevede infatti che i contratti nazionali possano derogare alle norme di legge, oltre ad avere la necessità di differenziare i premi in base al merito tra i dipendenti pubblici.

Verranno dunque previsti due obiettivi, quelli nazionali che definiscono l’area della Pubblica Amministrazione in tutto l’insieme, ma anche quelli dove si specificheranno le priorità di ogni ente singolo.

Sembra che il sistema dei premi si integrerà con la nuova disciplina sul licenziamento breve dovuto alle assenze strategiche, e per il momento sarà un argomento di priorità  in attesa che ogni contratto pubblico definisca obiettivi di ogni ente.

Questa riforma premi ridurrà il salario accessorio dei lavoratori assenti troppo frequentemente e con troppe assenze nelle giornate del lunedì o venerdì, o date congiunte a festività o ponti. Questo tipo di argomento sarà quindi affrontato nella riforma del pubblico impiego, che dovrà risolvere il problema delle assenze ingiustificate di cui si sente parlare da un pò di tempo.

Alessandro Sartoretto